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Immagine del redattoreAlessandro Masulli

Il BERSAGLIERE SOMMESE GIOVANNI REA

La 133esima Divisione Corazzata Littorio fu una delle più grandi unità corazzate del Regio Esercito impegnate nella battaglia di El Alamein; a questa divisione si aggiunse nel febbraio del 1942 il 12° reggimento Bersaglieri, che dopo la grave perdita subita con l’affondamento della motonave Victoria, si era riorganizzato.

Il 3 luglio 1942 la Littorio ebbe l’ordine di puntare con manovra avvolgente sulla zona di Deir el Ehen a est di El Alamein, dove per effetto della violenta reazione avversaria comportò perdite di uomini e di materiale. La Divisione allora dovette spostarsi dapprima a Ovest nella zona di Deir el Qatani e in seguito a Munqar Wahla, dove tra il 6 e il 7 luglio sostenne un forte attacco del nemico. In seguito a ferite prodotte da scheggia di granata, moriva il 6 luglio sul campo di battaglia il bersagliere sommese Giovanni Rea.

Il Tenente Cappellano Oscar Venturelli e il Capitano medico Libero Di Paolo attestarono l’avvenuto decesso del militare nel registro del battaglione a pagina 8, n°15.


Giovanni Rea nacque il 25 novembre 1921 (e non il 24 come erroneamente si evince dal luttino commemorativo) a Somma Vesuviana in strada Castello nel quartiere Casamale da Vincenzo e da Merone Filomena. Era un ragazzo alto, affascinante e allegro sempre con il sorriso sulle labbra; aveva i suoi amici, alcuni sono ancora qui in paese, una fidanzata Ninuccia Barra e una famiglia numerosa sempre vicina. Aveva conseguito l’abilitazione magistrale ed era in procinto d'intraprendere gli studi universitari quando giunse la chiamata alle armi nel 12° reggimento Bersaglieri, XXXVI Battaglione. A nulla valsero i pianti della madre e della sua giovane fidanzata al momento della partenza: bisognava a tutti i costi offrire il proprio contributo alla Patria. Al padre, invalido di guerra, alcuni mesi prima di morire scrisse: Sono fiero che mi hai messo al mondo.

Improvvisamente la morte, il buio. Il Dottor Vincenzo De Falco, Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Somma Vesuviana, il 18 settembre 1942 ricevette dal Ministero della Guerra una copia del documento di morte che fedelmente trascrisse negli atti di morte dello stesso anno Parte II – Serie C.


Nel 1950 i resti mortali del sergente furono trasferiti da Munqar Wahla al Sacrario Militare di Bari. Alla cerimonia commemorativa furono presenti il padre Vincenzo e il fratello Salvatore. Nel luttino commemorativo un’eloquente epigrafe lo ricorda alle future generazioni:

GIOVANE ARDENTE DI ALTI IDEALI OFFRIVA SUL CAMPO DI BATTAGLIA LE SUE FORZE E LA SUA VITA PER L’ITALIA NELLA FERMA SPERANZA DI UN’ALTRA VITA IN CIELO

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