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La statua di Santa Teresa di Lisieux della Chiesa di San Domenico di Somma Vesuviana

  • Immagine del redattore: Alessandro Masulli
    Alessandro Masulli
  • 24 mag 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 9 lug


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La stupenda statua di Santa Teresa di Lisieux (1873 - 1897 ), d' impostazione ottocentesca, con il nimbo a raggiera da beata, esalta i lineamenti ascendenti del suo viso e la vestizione carmelitana. Faceva parte del corredo artistico della Chiesa di San Domenico. Ritrovata tra i cumuli dell'antico Archivio storico municipale, è tuttora conservata in attesa di restauro nell'Archivio storico "G. Cocozza".

Durante il decennio francese (1806 – 1815), svariati decreti diedero luogo alla soppressione di numerosi monasteri di Napoli e provincia nel Regno di Sicilia Citeriore. Fra questi vi fu anche quello di San Domenico della Terra di Somma, gestito dai PP. Domenicani. Il convento e relativa chiesa, a riguardo, furono concessi all'Università sommese con decreto reale. Restaurato il governo borbonico, nel dicembre del 1815, il Segretario di Stato, Ministro dell'Interno, comunicò all'Intendente di Napoli la decisione del Ministro di Grazia e Giustizia e degli Affari Ecclesiastici di accordare il monastero e la relativa chiesa, per sovrana determinazione, alla Congregazione del SS. mo Redentore per stabilire un proprio collegio. I Liguorini ressero l'intera struttura fino al 1866, quando l' Amministrazione del Fondo di Culto (FEC Ministero dell'Interno) con verbale del 30 settembre del 1868 restituì al Municipio di Somma Vesuviana il compendio dell' ex-convento con la chiesa e l'orto annesso. I Padri Liguorini, comunque, ressero la rettoria della chiesa fino al 1901.


Con contratto del 10 ottobre del 1902, l’ Amministrazione cittadina di Somma Vesuviana, autorizzata dalla Giunta Provinciale, concesse ai Padri Teresiani - Carmelitani Scalzi - la Chiesa di San Domenico, alcuni locali del monastero e una porzione del giardino annesso al convento. Al Padre teresiano Coleman fu affidata la funzione di rettore della monumentale chiesa, coadiuvato dai Padri Luigi Scannavino e Luigi Torregiano. Nel 1911, dopo una permanenza di nove anni, i Teresiani rescissero il contratto con il Municipio e abbandonarono la Chiesa di San Domenico, lasciando non pochi dubbi – riferisce il compianto Giorgio Cocozza – nella popolazione e nelle autorità comunali circa il loro comportamento.

I Carmelitani scalzi, in latino Ordo Fratrum Discalceatorum Beatae Mariae Virginis de Monte Carmelo, è un istituto religioso in origine maschile di diritto pontificio. L'ordine deriva dalla riforma scalza introdotta nel 1562 nel monastero femminile di San Giuseppe d'Avila da Santa Teresa di Gesù (1515 - 1582) ed estesa al ramo maschile dell'Ordine carmelitano ad opera di San Giovanni della Croce. L' Ordine dei Carmelitani Scalzi ha sempre portato avanti anche il culto e la devozione all'altra santa Teresa, quella di Lisieux, tanto ché nel corso della storia ha sempre organizzato eventi e festività in suo onore.

Santa Teresa di Lisieux, conosciuta anche come Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, o semplicemente Teresina, è stata una monaca carmelitana francese, proclamata Dottore della Chiesa. Nata ad Alençon nel 1873 e morta a Lisieux nel 1897, visse una vita breve ma intensa, dedicandosi alla preghiera e alla contemplazione, e sviluppando una profonda spiritualità nota come piccola via o infanzia spirituale. Molto amata, è anche conosciuta per la sua vita, fatta di piccole azioni quotidiane compiute con amore. Quando i Teresiani arrivarono a Somma Vesuviana nel 1902, portarono o commissionarono questa sacra statua di fine Ottocento con il nimbo a raggiera che contorna la testa, che indicava all' epoca il suo status di beata, ma non ancora la piena santità, come spiega il diacono Antonio Caliendo, storico d'arte sacra. Fu canonizzata, infatti, il 17 maggio 1925 da Papa Pio XI.





 
 
 

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