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Immagine del redattoreAlessandro Masulli

Dott. Giuseppe Aliperta, Sindaco di Somma Vesuviana 1953-55

Aggiornamento: 30 giu 2019

Nacque a Somma Vesuviana il 16 ottobre 1922 nella casa posta in via Castello. Il papà Antonio e la mamma Olimpia Feola erano insegnanti. Si laureò in medicina e chirurgia alla Federico II di Napoli nel 1946, specializzandosi successivamente in chirurgia vascolare. Entrò, come assistente, all'ospedale Vecchio Pellegrini e poi ne diventò primario. Tra gli abitanti del quartiere Casamale è ancora vivo il ricordo del piccolo presidio ospedaliero polifunzionale in via Botteghe, vicino al vecchio salone di Armando Barra. Sposato con Aurora De Chiara, ebbe quattro figli: Patrizia, Danila, Olimpia e Antonio.

Dapprima monarchico, entrò successivamente nella DC. Era l’epoca in cui lo scudo crociato si appoggiava al serbatoio di voti dei possidenti delle masserie a nord del paese, come la Masseria Resina con i Piccolo, la masseria Paradiso con i Mele, la Starza con i Rippa, Sant’Anna e Scotola con i Mocerino, Capitolo ed Allocca con la potente famiglia Allocca, Alaia e Reviglione con i Romano. La vocazione delle masserie – come riferisce Angelo Di Mauro - aveva radici che affondavano negli storici feudi medievali. Fu un Sindaco poco conosciuto, che improntò sempre le sue azioni al principio di vera democrazia, come affermava il prof. Antonio Converti. Solo contro tutti, nell' inverno del 1953, subì un avvertimento politico ad opera di ignoti nel saliscendi vicino all’attuale convento dei Trinitari, nelle prossimità della proprietà del compianto Avv. Giovanni Tuorto. Fu miracolato. Numerosi colpi d’arma da fuoco provocarono molteplici fori sulla porta destra della sua auto, una topolina. Si dimise il 16 giugno 1955 e si ritirò a Napoli. Cinque giorni dopo fu eletto il nuovo Sindaco Michele Troianiello jr, dermatologo. Giuseppe Aliperta morì a Napoli, Sezione Chiaia, il 18 novembre 1992.



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