Somma Vesuviana, Palazzo Migliaccio già dell'AGP (Ave Grazia Plena) in via Annunziata (Strada Triale) - Disegno del compianto prof. Raffaele D' Avino.
Il palazzo di Somma Vesuviana che nell'Ottocento divenne proprietà della Famiglia Migliaccio, appartenne alla Casa dell' AGP di Napoli (Casa dell'Annunziata), come attesta lo stemma marmoreo, forse cinquecentesco (D. Russo), posto sul portale d'ingresso. Qui trascorse momenti della sua vita l'avvocato napoletano Francesco Giacomo Vincenzo Maria Migliaccio
Francesco Migliaccio nacque il 5 giugno del 1826 a Napoli in vico Canale nel Quartiere Stella (atto n° 417, P. I.) dal legale Giovanni e dalla nobildonna Giovanna Castellano. Il padre, successivamente fu prorazionale della Gran Corte dei Conti e, nel 1934, passò a vivere con la sua famiglia a Sant'Efrem Nuovo, strada Cavone, Quartiere Avvocata. In questo periodo, tra l'altro, nacque l'altro figlio Luigi Alfonso Paolo Gertrude (30 giugno 1834). Seguiranno altre due figlie: Teresa e Irene.
Napoli fu la città in cui Francesco visse ed operò fino alla morte avvenuta il 2 febbraio 1896. Dedicò la sua esistenza agli studi, alla ricerca e alla raccolta di fonti documentarie, in particolare statuti e capitolazioni di associazioni di arti e mestieri esistenti nel Regno di Napoli. Fu un valente paleografo, ha lasciato, infatti, un’enorme mole di trascrizioni angioine ed aragonesi e pubblicazioni, rientrando così nella schiera dei nomi illustri dell’archivistica napoletana, come riferisce l'avv. Salvatore Rosario Migliaccio. Ne fa testimonianza il fondo a lui dedicato presso la Società Napoletana di Storia Patria, di cui fu socio, e la raccolta sempre a lui intestata presso la Biblioteca di Storia del Diritto Italiano, facoltà di Giurisprudenza, nell'Università di Bari. Da segnalare i rapporti che ebbe con Ludovico Pepe e Francesco Trinchera, oltre alla collaborazione di Bartolomeo Capasso, Nicola Alianelli e Matteo Camera. I risultati delle sue ricerche non furono mai pubblicati, per difficoltà nel reperire finanziamenti, ad eccezione di un Indice delle capitolazioni o statuti di artisti napoletani (pubblicato in Archivio Storico Campano, I-2, 1892-1893, volume secondo, pp. 372-386). Ebbe studio legale ed abitazione nel vico Scassacocchi ai Tribunali.
Lo storico palazzo di Somma fu ricevuto come liquidazione dal padre, perché facente parte del ceto dei creditori della Real Casa dell’Annunziata di Napoli.
Il Dott. Domenico Russo, sulla figura dell'eminente avvocato, ha pubblicato nel 2006 un pregevole libro dal titolo Somma nei manoscritti di Francesco Migliaccio, Ed. Summana, San Giuseppe Vesuviano.
Francesco Migliaccio - afferma Russo - amò Somma, Napoli, la ricerca storica e lo studio certosino dei documenti antichi. (...) Per circa mezzo secolo, trascrisse un numero di documenti incalcolabile, conoscendo riferimenti, episodi inediti e avvenimenti, oggi non più verificabili per quel malaugurato incendio del 1943...
Grazie alle sue Notizie di Somma, tante ricerche hanno trovato la loro soluzione. L' importanza di un manoscritto che è riuscito a sintetizzare trecento anni di vita religiosa, ma anche di attività economico sociali della città di Somma.
Raccolta Migliaccio da www.siusa.archivi.beniculturali.it
Estremi cronologici: 1515 - 1881
Consistenza: Unità 220: fascc. 177 in bb. 7 e 43 unità archivistiche.
Storia archivistica: La raccolta Migliaccio è stata acquisita dall'Università degli Studi di Bari nel 1936 per opera di Gennaro Maria Monti, all'epoca professore di Storia del diritto italiano e preside della Facoltà di giurisprudenza.
Non si conoscono al momento le modalità di acquisizione (vendita o altra transazione).
Gli interventi di schedatura sono stati realizzati nell'ambito di un progetto finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e realizzato dalla Soprintendenza archivistica per la Puglia con la direzione dei lavori affidata a Eugenia Vantaggiato che ne ha curato successivamente l'inventariazione.
Altre raccolte documentarie di Francesco Migliaccio sono segnalate da Salvatore Ferraro nelle seguenti sedi: Società napoletana di storia patria di Napoli, Azienda di cura, soggiorno e turismo di Vico Equense, Municipio di Somma Vesuviana e archivio privato di Salvatore Ferraro in Vico Equense (cfr. S. FERRARO, La vita e l'opera dell'avvocato napoletano Francesco Migliaccio amante e ricercatore delle antiche patrie istituzioni civile, in La raccolta Migliaccio dell'Università di Bari, a cura di E. VANTAGGIATO, Servizio editoriale universitario, Bari 2008, pp. 231-242).
Descrizione: La Raccolta Migliaccio è costituita da tre nuclei: corrispondenza intercorsa tra l'avvocato napoletano ed altri studiosi nel decennio 1871-1881; statuti e capitolazioni (originali o trascrizioni) delle corporazioni di arti e mestieri del Regno di Napoli; repertori e indici delle arti insieme ad altri strumenti di corredo redatti dal Migliaccio e dai suoi collaboratori tra il 1870 e il 1880 circa. Strumenti di ricerca: Eugenia Vantaggiato, Raccolta Migliaccio. Inventario dell'archivio La documentazione è stata prodotta da: Migliaccio Francesco La documentazione è conservata da: Università degli studi di Bari Aldo Moro. Dipartimento di giurisprudenza Bibliografia: S. FERRARO, "L'avvocato Francesco Migliaccio (Napoli 1826-1896), uno storico dimenticato", in "Antiquitates Summae. Studi e memorie in onore di Raffaele D'Avino", a cura di A. DI MAURO, Salerno, Fusco, 2007, pp. 84-90. 'La Raccolta Migliaccio dell'Università di Bari. Per una storia delle associazioni delle arti e mestieri nel Regno di Napoli. Inventario', a cura di E. VANTAGGIATO, Università degli Studi di Bari - Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Archivistica per la Puglia, Bari, Servizio Editoriale Universitario, 2008. M. VERDE, 'L'avvocato Francesco Migliaccio e le sue ricerche storiche', in «Agorà», VII, n. 164 del 12 luglio 2004. Redazione e revisione: Mincuzzi Antonella - direzione lavori Angela Muscedra, 2010/02/15, prima redazione
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