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Immagine del redattoreAlessandro Masulli

La Beata Vergine di Loreto dalla cappella Aliperta alla Collegiata per la prima volta nella storia

(tratto da https://www.ilmediano.com/somma-vesuviana-la-statua-della-beata-vergine-di-loreto-alla-collegiata-per-la-prima-volta-nella-storia/?fbclid=IwAR39MKqHkftWLC0ND5Cvo3cRd14DLcS9LSiw3rbQW8NbVNE2YIKO8Zun9D4)


Continua anche per tutto il 2021 il Giubileo Lauretano, la cui proroga è stata accordata da Papa Francesco in occasione del Centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto quale protettrice di tutti gli aviatori.




Somma Vesuviana - Per l’occasione, la Parrocchia di San Pietro Apostolo in S. Maria Maggiore onorerà la Vergine con un triduo a partire da venerdì 10 dicembre alle ore 17:00 presso l’omonima cappella in via Cavone. Dopo la celebrazione, l’effigie sarà trasferita per la prima volta nell’Insigne Collegiata, sede della parrocchia, in forma privata e senza alcuna processione.

Sabato 11 e domenica 12 dicembre, alle ore 18: 30, continuerà il triduo e le Sante Messe saranno celebrate dal parroco, Padre Bang. Domenica, in particolare, la Messa sarà celebrata in forma solenne con la partecipazione del trombettista Mauro Seraponte. L'evento è stato organizzato in collaborazione con gli Aviatori sommesi, coordinati dal (Primo) Maresciallo dell' Aeronautica, in pensione dal 2015, Ciro Secondulfo.


La cappella, posta al lato del palazzo Aliperta in strada Cavone, fu costruita dalla nobile famiglia Rosella intorno al 1640 e intitolata a S. Maria dell’Arco, come riferisce lo storico locale Dott. Domenico Russo. Successivamente la piccola chiesetta, insieme alla masseria, passò dapprima ai Padri Domenicani di Somma, i quali, però, dovettero cedere i propri beni a seguito della soppressione murattiana del 1809, e, successivamente, al canonico Gaetano de Felice, la cui famiglia era all’epoca ai vertici politici e religiosi del paese. Dopo pochi anni, l’11 marzo del 1839, la proprietà – continua Russo - passò a Giovanni Aliperta, i cui discendenti sebbene con decine di frammentazioni ed alienazioni la detengono ancora parzialmente.


L’ultima modifica dell’intitolazione della cappella avvenne sicuramente dopo il 24 marzo del 1920, quando Papa Benedetto XV con Breve Pontificio, accogliendo i desideri dei piloti della Grande Guerra, nominò la Beata Vergine di Loreto Patrona di tutti gli aviatori. Fu, infatti, secondo la tradizione orale, il Colonello Gaetano Aliperta (1896 – 1986), pluridecorato asso della aviazione durante la Grande Guerra e discendente di questa famiglia, ad acquistare nel 1922 la statua da valenti artigiani di Loreto. La sacra effigie arrivò dapprima in aereo all’aeroporto di Capodichino e, successivamente, scortata nella cappella di via Cavone da un drappello dell’ Aeronautica militare.

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