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Immagine del redattoreAlessandro Masulli

LO STILISTA GIANNI MOLARO E L' IMMACOLATA CONCEZIONE DI SAN DOMENICO




La monumentale chiesa di San Domenico rimane, ancora oggi, sempre uno dei maggiori vanti della cittadina sommese per la sua maestosità e centralità e per le numerose opere d’arte custodite (1). L’Amministrazione del Fondo Culto (Ministero dell’Interno) a seguito della legge eversiva del 7 luglio del 1866, cedette e consegnò al Municipio di Somma l’ex-convento con la suddetta chiesa e il vecchio giardino annesso.

Anche qui Mons. Raffaele Menzione (1920 - 2008), in qualità di Rettore, si attivò per il recupero d'importanti testimonianze storico-artistiche.

Il 30 aprile del 2004, una folla di fedeli onorò la sontuosa statua settecentesca della Immacolata Concezione conservata in chiesa e tornata agli antichi splendori grazie al restauro delle sue preziose vesti. A curare l’intero rifacimento dell’abito e del mantello fu il noto stilista di San Giuseppe Vesuviano Gianni Molaro. Quattro settimane di lavoro furono necessarie per riportare le vesti al loro splendore originario. Un'opera incessante e meticolosa svolta da numerose sarte, sotto la direzione del valente stilista. L’operazione fu molto delicata: si dovettero staccare i ricami per applicarli sul taffetà e sulla seta pura.

L’evento vide come ospiti, all'epoca, il vicario episcopale Mons. Luigi Mucerino, il Sindaco di Somma Dott. Vincenzo D’Avino, l’onorevole Riccardo Villari e la Dott.ssa Luciana Arbace della Soprintendenza dei Beni artistici e storici.

Note

1. cfr. F. Marciano, A. Masulli, L. D'Ambrosio, Personalità che hanno onorato Somma Vesuviana - Mons. Raffaele Menzione (1920 - 2008) - Ed. Histricanum, Somma Vesuviana, 2009. pag. 45, 46.

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